19/12 2018 – 3/2/ 2019
Curator | Dimitri Ozerkovb, Luca Barsi
Hermitage | Saint Petersburg | Russia
Il Museo Hermitage di San Pietroburgo rende onore ad un grande maestro dell’astrattismo italiano con la mostra retrospettiva “Abstract Art in Italy. Achille Perilli. Geometrie Eretiche” che si inaugura martedì 18 dicembre nella sontuosa cornice del museo russo.
La mostra, realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana a Mosca, è organizzata in collaborazione con l’Artista e l’Archivio Perilli ed è a cura di Dimitri Ozerkov (direttore del Dipartimento di Arte Contemporanea del Museo Hermitage) e Luca Barsi (direttore della Galleria Accademia di Torino e già curatore di altre prestigiose mostre internazionali).
Il percorso espositivo presenta un corpus di opere che ripercorre 70 anni di carriera ed è articolato in sezioni volte ad indagare la lunga vicenda artistica di Perilli, teorico dell’Irrazionale Geometrico.
Tra i dipinti esposti all’Hermitage spiccano alcune opere storiche, come il Paesaggio astratto del 1947 (realizzato dopo il viaggio a Praga con Piero Dorazio ed esposto alla Galleria Art Club nella prima mostra del Gruppo Forma 1, primo movimento d’arte astratta Europeo del secondo dopoguerra) e le grandi opere (3 metri per 2) che Perilli ha realizzato tra la seconda metà degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘80.
Le opere in mostra provengono da prestigiose collezioni pubbliche e private e in alcuni casi sono esposte per la prima volta al pubblico in occasione di questo evento che consacra l’artista romano tra i grandi maestri contemporanei.
La mostra “Abstract Art in Italy. Achille Perilli. Geometrie Eretiche” è corredata da un catalogo, curato da Luca Barsi per il Cigno Edizioni, che, prendendo spunto dalle opere esposte, ripercorre tutta l’attività di Perilli scandendola per decenni.
Cenni biografici:
Allievo di Lionello Venturi e Giuseppe Ungaretti, Achille Perilli, nel 1947, firma, insieme a Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfilippo e Turcato, il Manifesto di Forma Uno.
Nel 1948 Perilli soggiorna a Parigi per un breve periodo e ha la possibilità di conoscere direttamente il dadaismo e il surrealismo nelle persone di Tristan Tzara, Anna Hoch, Hans Arp e di partecipare al fianco di Venturi al I Congresso internazionale di critica d’arte. In una costante ricerca, guidato da curiosità e ironia, Perilli guarda sempre a nuove possibili rotte da poter navigare. “L’esperienza moderna”, rivista fondata con Novelli nel 1957, ne è un esempio, un’occasione straordinaria nella quale, oltre alle presenze tutelari di Kandinskij, Klee, Schwitters, Picabia e Gorky, sono coinvolti, fra gli altri, Arp, Ernst, Man Ray, Fontana, Capogrossi, Alechinsky, Kline, Accardi, Soulages, Sonderborg, Twombly. Nel 1959 espone alla V Biennale di San Paolo in Brasile. Nel 1962 e nel 1968 ha una Sala Personale alla XXXI e alla XXXIV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia L’esperienza veneziana gli dà la possibilità di presentare due momenti cruciali del suo percorso artistico. Nel 1962 la sala è completamente consacrata ai “fumetti” mentre nel 1968 sono esposti i risultati delle sue ultime ricerche su “l’irrazionale geometrico” che, da quel momento, segnerà il suo futuro destino artistico. Fra le opere più interessanti esposte nel 1968 c’era “La source”, opera del 1967, recentemente acquisita dal Centre Pompidou. Nel 1964 fonda, con Alfredo Giuliani, Giorgio Manganelli e Gastone Novelli, “Grammatica”, rivista della neoavanguardia artistica e letteraria, con interessi per l’editoria, la pittura, la critica e il teatro, settore, quest’ultimo, nel quale Perilli sperimenta molto coniugando la ricerca musicale più avanzata di compositori come Luigi Nono, Luciano Berio e Aldo Clementi con il teatro d’avanguardia, in spettacoli andati in scena al Teatro alla Scala di Milano (“Mutazioni”, 1965) e al Teatro dell’Opera di Roma (“Dies Irae”, 1978).
Nel 1988 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma lo celebra con una retrospettiva, a cura di Pia Vivarelli. Negli anni 2000 Perilli continua a lavorare e ad esporre in numerose mostre collettive e personali oltre ad essere presente in importanti collezioni pubbliche e private. Dal 1995 è membro dell’Accademia Nazionale di San Luca. Attualmente, è in preparazione il Catalogo generale della pittura e della scultura, a cura di Giuseppe Appella, Silvana Editoriale Milano.